La nascita della radio italiana, avvenuta esattamente un secolo fa il 6 ottobre 1924, rappresenta un punto cruciale nella storia del paese. In occasione di questo anniversario, il regista Pupi Avati presenta il docu-film Nato il sei ottobre, un’opera suggestiva e poetica prodotta da Duea Film per Rai Documentari e trasmessa su Rai Uno e Rai Play alle 21.30. Scopriamo insieme la trama e il cast di questo emozionante lavoro cinematografico.
La storia di Giacomo Curtoni e la radio come compagna di vita
La narrazione di Nato il sei ottobre prende avvio con l’annuncio, letto da Ines Viviani Donarelli al suono del Quartetto Opera n.7 di Haydn, che segna l’entrata della radio nelle case degli italiani. Questo momento storico segna anche la nascita simbolica di Giacomo Curtoni, un bambino che cresce in un quartiere popolare romano in condizioni di povertà. Per lui, la radio non è solo un dispositivo tecnologico, ma diventa un punto di riferimento fondamentale.
L’amore profondo per la radio e il dolore dell’assenza paterna
Per Giacomo, la radio rappresenta una consolazione al vuoto lasciato dall’assenza del padre, che non lo ha mai riconosciuto. Frutto di una fugace relazione con sua madre, il bambino riversa sull’apparecchio radiofonico tutto il suo affetto e gratitudine. Le voci e le storie trasmesse diventano per lui un’educazione e una finestra aperta sul mondo, offrendogli compagnia e conforto in un contesto familiare difficile.
Il lavoro di Pupi Avati e il talentuoso cast
Nato il sei ottobre è un documentario diretto da Pupi Avati, che ha collaborato alla sceneggiatura insieme a Tommaso Avati, Umberto Broccoli ed Enrico Salvatori. Nel cast del film troviamo attori di talento come Riccardo Cristofari, Marlina Succo, Dharma Mangia Woods e Francesco Pannofino, che danno vita ai personaggi di questa commovente storia legata alla nascita della radio italiana.
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