Colto e immerso nella sua biblioteca, Fausto da Bobbio è un uomo che si trova in una situazione di impasse, incapace di agire nonostante le circostanze avverse che lo circondano. Nonostante la scomparsa della madre, Fausto continua a vivere nella casa di famiglia senza lavoro e senza una pensione, costringendosi a prendere una difficile decisione: vendere la casa e dire addio alla fedele domestica Barbara.
Le giornate di Fausto da Bobbio: un susseguirsi di incontri e riflessioni
In una routine apparentemente immutabile, Fausto riceve diverse visite significative durante la sua giornata. Dal parroco del paese al capitano dei carabinieri che gli propone di sposare sua figlia, fino a un uomo che vuole sfruttare la presenza dei fantasmi per un affare. Queste interazioni mettono in luce la solitudine e la staticità della vita di Fausto.
Se posso permettermi II: il cortometraggio di Marco Bellocchio ambientato a Bobbio
“Se posso permettermi II” è il cortometraggio diretto da Marco Bellocchio, presentato Fuori Concorso a Venezia 81, che ha come protagonisti Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Rocco Papaleo e altri talentuosi attori. Il film è frutto del corso di alta formazione cinematografica “Bottega XNL – Fare Cinema” 2023, tenuto dal regista proprio a Bobbio, il suggestivo paese in Val Trebbia nel piacentino.
Bobbio: il set estivo del cinema e l’affetto di Bellocchio per il luogo
Da anni, durante l’estate, Bobbio si trasforma in un set cinematografico e Marco Bellocchio nutre un forte legame con questa località. Il regista spiega come il suo ritorno a Bobbio sia stato inizialmente casuale ma poi diventato un appuntamento fisso grazie a opportunità come masterclass e la possibilità di lavorare con giovani talenti.
L’eredità culturale di Fausto e il suo ruolo nel cinema
Fausto da Bobbio incarna il perdente intellettuale con una profonda passione per la ricerca e lo studio. Marco Bellocchio sottolinea la necessità di riconoscere il valore di individui come Fausto, che dedicano la loro vita alla scoperta e alla diffusione della cultura, anche proponendo l’idea di uno stipendio di Stato per coloro che si dedicano allo studio di figure iconiche della cultura italiana.
Il cortometraggio “Se posso permettermi II” si distingue per la sua modalità di produzione collaborativa, con studenti accanto a professionisti del settore, creando così un’esperienza unica e innovativa nell’ambito cinematografico.
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