Francis Ford Coppola, celebre regista noto per capolavori come Il Padrino, si è reso protagonista di una nuova polemica legata al suo prossimo lavoro cinematografico, Megalopolis. In un’intervista a Rolling Stone, il regista ha espresso chiaramente la sua volontà di allontanarsi dalla cosiddetta “cultura woke” di Hollywood, sottolineando come non volesse essere associato a produzioni che mirano esclusivamente a impartire lezioni morali agli spettatori.
La controversia di Megalopolis e il cast eterogeneo
Nel suo progetto Megalopolis, presentato al Festival di Cannes, Coppola ha scelto di adottare un approccio radicalmente diverso, includendo nel cast attori che sono stati oggetto di cancellazione nell’industria cinematografica. Personalità come Jon Voight e Shia LaBeouf, nonostante passati controversi, hanno trovato spazio nel film, suscitando un mix di reazioni. Il regista ha enfatizzato l’interessante dinamica del set, dove convivono attori con visioni politiche estremamente differenti, creando uno scenario stimolante per la realizzazione dell’opera.
La controversia attorno a Shia LaBeouf
In particolare, Coppola ha parlato della collaborazione con Shia LaBeouf, attore accusato di violenza sessuale nel 2021. Nonostante le polemiche, il regista ha riconosciuto la capacità di LaBeouf di creare tensione sul set, paragonandolo a figure come Dennis Hopper, capaci di trasformare le sfide in risultati artistici straordinari.
Il trailer controverso di Megalopolis e la reazione del pubblico
Recentemente, Megalopolis è stato al centro di un’altra controversia legata al trailer diffuso da Lionsgate. Il trailer conteneva citazioni inventate attribuite a critici famosi, riguardanti opere precedenti di Coppola come Il Padrino e Apocalypse Now. Questo episodio ha generato dibattiti e riflessioni sulle ultime parole del regista e sulla genuinità del suo lavoro. Lionsgate ha rimosso il trailer e preso provvedimenti, ma il danno era ormai fatto.
Megalopolis: prossima uscita e aspettative
Il film Megalopolis, distribuito in Italia da Eagle Pictures, è atteso il 16 ottobre 2024, promettendo di essere un’opera controversa e piena di spunti di riflessione. L’atteso lavoro di Coppola si presenta come un’opera che va al di là delle convenzioni, mettendo in discussione temi sensibili e ridefinendo i confini dell’industria cinematografica contemporanea.
Photo credit: Victor Boyko/Getty Images