Il più recente lavoro della regista Halina Reijn, intitolato “Babygirl”, ha debuttato in anteprima a Venezia suscitando un forte dibattito per l’approccio audace ai temi trattati. Con protagonisti Nicole Kidman e Harris Dickinson, il film si propone di esplorare senza filtri la sessualità femminile e le complesse dinamiche di potere all’interno delle relazioni.
Una trama complessa
In “Babygirl”, Nicole Kidman interpreta il ruolo di Romy, una donna di successo a capo di una compagnia di spedizioni a New York. La sua routine ben ordita viene sconvolta dall’incontro con Samuel, un giovane tirocinante interpretato da Harris Dickinson. Da qui nasce una relazione intricata che evidenzia il contrasto tra il potere detenuto da Romy nel lavoro e la sua progressiva sottomissione a Samuel.
Esplorando i confini della psiche
Il film si spinge a esplorare i confini della degradazione psicosessuale e del controllo, mostrando una intensa dinamica di potere e manipolazione. Samuel sfrutta la vulnerabilità di Romy trasformando la loro relazione in un gioco di umiliazione e subordinazione. Nel tentativo di trovare una liberazione personale, Romy si trova intrappolata in un vortice emotivo devastante.
La voce della regista
Halina Reijn ha descritto “Babygirl” come un tributo all’amore proprio e alla liberazione, mettendo in risalto l’importanza di rappresentare la sessualità femminile in modo autentico e senza tabù. Durante una conferenza stampa a Venezia, la regista ha affrontato il tema del divario di piacere sessuale tra uomini e donne, un elemento chiave della trama che pone l’attenzione sulle disuguaglianze ancora presenti.
Il coinvolgimento di Nicole Kidman
Durante la conferenza, Nicole Kidman ha condiviso il suo approccio al personaggio di Romy, sottolineando come la collaborazione con una regista donna abbia reso il processo di lavorazione estremamente gratificante e sicuro sul set. Kidman ha enfatizzato la sua dedizione artistica e la capacità di immergersi totalmente nel ruolo senza limiti fisici, lasciandosi guidare dalla visione della regista.