Justin Kurzel sbarca a Venezia con il suo nuovo thriller-poliziesco d’azione, The Order, portando sul grande schermo una vicenda oscura ispirata a fatti realmente accaduti. Il regista australiano affronta tematiche profonde e attuali che mettono in luce come il passato possa riverberarsi nel presente.
UN VIAGGIO NELL’OSCURITÀ DELLA STORIA STATUNITENSE
Il film ci catapulta nel 1983, nella tranquilla cittadina dell’Idaho, Coeur d’Alene, dove una serie di crimini fa emergere un piano terroristico condotto da un’organizzazione neonazista guidata da Robert Jay Mathews. L’agente dell’FBI Terry Husk si impegna a smascherare l’ideologia violenta che minaccia la società.
LA TRASFIGURAZIONE DEL POLITICISMO CONTEMPORANEO
Kurzel affronta con vigore il tema del populismo contemporaneo attraverso il personaggio di “Bob” Mathews, un leader suprematista che incarna la manipolazione delle masse attraverso ideali ipocriti e pericolosi. Il regista mette in guardia sulle conseguenze devastanti di tali ideologie, evidenziando la ciclicità della storia e la costante minaccia del dispotismo populista.
IL CONFLITTO TRA BENE E MALE SULLO SCHERMO
La costruzione del contrasto tra il bene e il male in The Order è affidata a Jude Law nel ruolo dell’agente Terry Husk e Nicholas Hoult nel ruolo del suprematista Mathews. Entrambi i personaggi incarnano ideali opposti destinati a scontrarsi, mostrando il fallimento del sogno americano e la ricerca di redenzione o distruzione.
I DIARI DI TURNER E LA RISONANZA ATTUALE
Il film rievoca l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 attraverso le vignette che collegano gli eventi al libro “I diari di Turner”, sottolineando l’influenza di opere razziste e complottiste nella cultura suprematista. Kurzel evidenzia le conseguenze nefaste di tali ideologie e invita alla riflessione sulle implicazioni attuali di eventi passati.
LA PROFONDITÀ NELLA VISIONE CINEMATOGRAFICA DI KURZEL
The Order si distingue per la sua capacità di stratificare il genere cinematografico, offrendo momenti di tensione, azione e spunti di riflessione profonda. Kurzel mescola abilmente stili e omaggi alla cinematografia passata, creando un’opera coinvolgente che invita il pubblico a esplorare il passato con occhi nuovi.
IL SUCCESSO DI THE ORDER A VENEZIA
Il film si rivela uno dei titoli più convincenti presentati al Festival del Cinema di Venezia, offrendo un’esperienza coinvolgente e stimolante per gli spettatori. Kurzel dimostra che la profondità può convivere con l’azione e l’omaggio al cinema, confermando il suo talento nel narrare storie che vanno al di là della superficie.