Breve contesto: Gli incontri stampa svoltisi oggi al Lido hanno visto protagonisti gli attori e il regista della serie Sky Original ‘M – Il figlio del secolo’, tratta dal romanzo premio Strega di Antonio Scurati. Un’anteprima mondiale che si preannuncia carica di emozioni e messaggi contro il neofascismo.
Luca Marinelli: l’interpretazione del Duce e la riflessione sulla storia
Luca Marinelli, interprete del Duce nella serie, si distingue per la sua abilità nell’incarnare il personaggio storico. Egli racconta di aver lavorato sullo spettacolo “sospendendo il giudizio”, ma sottolinea l’importanza di conoscere il passato per comprendere il presente. Il regista della serie, il britannico Joe Wright, condivide il suo interesse per il periodo fascista e manifesta preoccupazione per le attuali derive politiche.
Riflessione antifascista e auto-educazione
Wright rivela di essere cresciuto con valori antifascisti forti, ricordando un passato in cui accusava persino la polizia e i suoi genitori di simpatie fasciste. Direggere questa serie, afferma, è stato per lui un atto di riconsiderazione e apprendimento critico sul fascismo e le sue implicazioni contemporanee.
Antonio Scurati: l’opera come forma di arte popolare e riflessione sul fascismo
Antonio Scurati, autore del romanzo da cui è tratta la serie, esprime la sua visione sull’opera come un’estensione artistica del suo lavoro documentario. Indossando un abito nero e tenendo in mano un papavero rosso, simbolo di memoria e resistenza, Scurati sottolinea che il fantasma del fascismo che si manifesta attualmente in Europa non è stato da lui evocato, ma emerge comunque come una minaccia reale.
Cinema, serie Sky e democrazia culturale
L’autore riconosce la serie come un’opportunità per condividere la sua ricerca sulla storia del fascismo in una forma artistica accessibile a tutti. Scurati considera importante che la seduzione ma anche l’orrore del fascismo vengano portati alla luce in modo educativo e stimolante per il pubblico. L’opera, quindi, si configura come una risorsa per sensibilizzare e respingere il passato totalitario che ha segnato l’Europa.
Conclusioni e pensieri finali
L’incontro stampa per presentare ‘M – Il figlio del secolo’ si conclude con un intreccio di riflessioni, messaggi contro il neofascismo e un appello alla responsabilità storica e culturale. Gli artisti e gli autori coinvolti si presentano come custodi di una memoria critica che mira a stimolare la riflessione e la consapevolezza sulle tragedie del passato, affinché non possano ripetersi nel futuro.
Reproduzione riservata © Copyright ANSA