Rocksteady, lo studio di sviluppo di videogiochi famoso per la serie di giochi di successo come Batman: Arkham, ha recentemente scosso l’industria con una decisione controversa. Seguendo quanto riportato da Eurogamer, l’azienda ha proceduto al licenziamento di oltre la metà del reparto QA, passando da 33 a 15 membri. La motivazione dietro questa mossa è stata attribuita a una ristrutturazione interna che ha sollevato preoccupazioni tra i dipendenti e all’esterno della società.
LA SITUAZIONE DI ALEXANDAR BELL
Oltre alle turbolenze all’interno del reparto QA, la situazione si è fatta intensa anche per Alexandar Bell, reclutatore capo di Rocksteady. Durante il fine settimana, Bell ha condiviso su LinkedIn un’esperienza sconvolgente. Mentre si trovava in congedo di paternità, ha appreso di essere stato licenziato, aprendo il dibattito sulla delicatezza dell’annuncio e sollevando interrogativi sull’etica aziendale.
IMPATTO SUL TEAM E REAZIONI INTERNE
Il personale rimasto, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, ha espresso preoccupazione per l’effetto di queste decisioni. La riduzione significativa di ruoli chiave nel reparto QA, inclusi membri altamente specializzati, ha creato un ambiente di tensione e incertezza. I dipendenti temono un aumento del carico di lavoro per coloro che sono stati confermati, lasciando una scia di incertezza sul futuro della compagnia.
LE SFIDE DI ROCKSTEADY E IL QUADRO GENERALE
Questa mossa drastica arriva in un momento critico per Rocksteady e la sua società madre, Warner Bros. A seguito della pubblicazione dei risultati finanziari di agosto, che hanno evidenziato un calo del 41% nei ricavi di gioco e una perdita di 200 milioni di dollari con Suicide Squad: Kill the Justice League, si sono sollevate domande sulle strategie future e sulle scelte aziendali.
IL SILENZIO CHE ATTORNA ROCKSTEADY E WARNER BROS.
Nonostante l’impatto significativo di queste azioni sui dipendenti e sull’industria nel suo complesso, né Rocksteady né Warner Bros. hanno emesso dichiarazioni ufficiali in merito ai licenziamenti. Il silenzio delle due aziende evidentemente alimenta ulteriori speculazioni e preoccupazioni nell’ambito videoludico. La saga dei licenziamenti nella compagnia continua a destare interesse e domande sulla trasparenza e la solidarietà all’interno del settore.