Madre! di Darren Aronofsky ha suscitato una vasta gamma di reazioni contrastanti durante la 74esima edizione del Festival di Venezia. Dopo il fallimento commerciale di Noah, il regista ha intrapreso un nuovo percorso narrativo, attingendo dall’immaginario biblico e da opere come L’Angelo Sterminatore di Bunuel e Rosemary’s Baby di Polanski. Questa opera tratta temi profondi come creazione, tradimento e genitorialità.
Madre! – Una Rivisitazione della Creazione
Un celebre poeta e sua moglie conducono una vita solitaria in una dimora isolata finché l’arrivo di una misteriosa coppia sconvolge il loro equilibrio. Inizia così una serie di eventi inquietanti che mettono in luce il processo creativo secondo Aronofsky.
I Livelli Narrativi di Madre!
Il film si articola su tre livelli distinti, ognuno ricco di significati simbolici. Il primo livello si concentra sul rapporto tra Marito, Madre e la loro creazione artistica. Entrambi sono creatori a loro modo, con la Madre che incarna una dualità tra maternità e ispirazione artistica.
Madre! – Un’Analisi Biblica
Aronofsky attinge alla narrazione biblica, reinterpretando episodi come la Creazione e l’Apocalisse. Jennifer Lawrence, nel ruolo di Madre, rappresenta anche una personificazione della Madre Terra, mentre Javier Bardem incarna il ruolo divino. Il film affronta tematiche esoteriche e cristalline, con riferimenti a personaggi come Eva, Adamo, Abele e Caino.
L’Apice di Violenza di Madre!
L’ultimo atto del film porta gli spettatori in una spirale di violenza esasperata, mettendo in guardia sull’imminente disastro ambientale. La Casa e la Madre diventano simboli vulnerabili di fronte all’avidità e all’idolatria umana. Il film affronta anche tematiche di genere e gerarchie nelle relazioni di coppia.
Madre! – Oltre le Metafore
La narrazione del film si sviluppa attraverso gli occhi di Jennifer Lawrence, testimone impotente di eventi traumatici. Le ambientazioni, inizialmente luminose ed armoniose, si trasformano in spazi claustrofobici e opprimenti, enfatizzando la crescita della violenza.
La Regia Incisiva di Aronofsky
Il regista, famoso per opere come Requiem For A Dream e Il Cigno Nero, intensifica il senso di oppressione e disperazione attraverso una fotografia polverosa e inquadrature claustrofobiche. Sebbene il film presenti criticità nella rappresentazione femminile, la sua forza narrativa rimane indiscutibile.
Riscoprire e Apprezzare Madre!
Nonostante i suoi difetti, Madre! di Darren Aronofsky rappresenta una favola nera che merita una riflessione attenta. La sua profondità concettuale e la sua potenza visiva rendono questa opera unica e degna di essere esplorata con uno sguardo più attento e critico.
[Trailer]