Paolo Cognetti, noto per il successo de Le otto montagne, debutta al cinema con Fiore mio, un documentario che esplora la sua montagna interiore e il legame con il Monte Rosa. Attraverso un viaggio introspettivo, il film racconta la bellezza e la fragilità dei paesaggi alpini, toccando temi come il cambiamento climatico e la memoria collettiva legata alle montagne.
L’anteprima italiana a Firenze: Festival dei Popoli
Fiore mio verrà presentato in anteprima italiana al 65° Festival dei Popoli a Firenze, dedicato al cinema documentario internazionale. Il documentario si propone come un evento di apertura che esplora il rapporto dell’autore con il Monte Rosa e la sua riflessione sul paesaggio montano in un contesto contemporaneo.
Viaggio sul Monte Rosa: un’esperienza condivisa
In Fiore mio, Cognetti non è solo: è affiancato dal direttore della fotografia Ruben Impens e da personaggi che incrociano il suo cammino. Nell’esplorare luoghi come Estoul e la val d’Ayas, Cognetti si confronta con la scomparsa dei ghiacciai e la mutevolezza del paesaggio alpino. Attraverso incontri significativi e la presenza di amici come Remigio e professionisti della montagna come Sete, il documentario offre uno sguardo intimo sulla montagna e sulle persone che la abitano.
La colonna sonora e le collaborazioni
Fiore mio si avvale della preziosa collaborazione del cantautore Vasco Brondi, amico di lunga data di Paolo Cognetti. Brondi non solo firma la colonna sonora del film, ma compone e interpreta anche una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi“, che chiude il documentario in modo suggestivo. La presenza di Brondi nel progetto conferisce una dimensione emotiva e poetica all’opera, arricchendo il racconto visivo con le sue melodie coinvolgenti.
Produzione e distribuzione
Il documentario Fiore mio è prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani, con il sostegno della Film Commission Valle d’Aosta e la collaborazione di Montura e Jeep. Il film sarà distribuito da Nexo Studios in collaborazione con Radio DEEJAY e MyMovies. Attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia e il supporto di partner tecnici come SONY, Fiore mio promette di immergere gli spettatori in un viaggio visivo e sensoriale unico.
Paolo Cognetti: tra montagne e narrazioni
Paolo Cognetti, nato a Milano nel 1978, si conferma come scrittore e cineasta di grande talento con Fiore mio. Dopo il successo de Le otto montagne, Paolo continua a esplorare il legame tra l’uomo e la natura, offrendo al pubblico una visione autentica e appassionata delle montagne che lo ispirano. Con una carriera poliedrica, Cognetti si conferma come una delle voci più significative della contemporaneità letteraria e cinematografica italiana.
L’eredità di Fiore mio: un viaggio oltre lo schermo
Fiore mio non è solo un documentario, ma un’esperienza cinematografica che invita gli spettatori a riflettere sul valore delle montagne e della natura. Attraverso le immagini suggestive e le storie coinvolgenti, il film di Paolo Cognetti si propone di lasciare un’impronta emotiva e culturale duratura, ispirando una maggiore consapevolezza ambientale e una riscoperta dell’autenticità nei rapporti umani e con il nostro pianeta.