Carolina Pavone porta sul grande schermo un’opera fresca e originale con “Quasi a casa“, presentato oggi a Notti veneziane e in arrivo in sala dal 5 settembre grazie alla distribuzione di Fandango + Circuito Cinema.
RAPPORTO COMPLESSO TRA DUE MONDI: CATERINA E MIA
Il film presenta un’intreccio narrativo che richiama i toni di “Il talento di Mr. Ripley“, senza però cadere nell’atmosfera criminale. Caterina, interpretata da Maria Chiara Arrighini, una giovane aspirante cantante e musicista, si imbatte per caso in Mia, interpretata da Lou Doillon, una cantante di successo. Quello che inizia come un’adorazione da parte di Caterina per Mia si trasforma in un rapporto intricato e significativo tra le due protagoniste.
TRE CAPITOLI PER LA MATURAZIONE: NON GUARDARE GIÙ, IL FUTURO COMINCIA LENTAMENTE E QUASI A CASA
Il film struttura il percorso di crescita e maturazione di Caterina in tre chiari capitoli, delineando il cammino verso l’età adulta con tutte le sue sfide e delusioni. Il successo, esplorato da vicino attraverso gli occhi di Caterina, rivela la sua vera natura e il suo lato meno lucente.
UN CAST DI TALENTI: MARIA CHIARA ARRIGHINI, LOU DOILLON E LA REGIA DI CAROLINA PAVONE
Le due attrici principali, Maria Chiara Arrighini e Lou Doillon, donano vita ai personaggi con profondità e talento. Arrighini, nata a Brescia nel 1998, porta la sua esperienza teatrale al cinema in un ruolo di esordio, mentre Doillon, attiva nel cinema, nella musica e nella moda, dimostra ancora una volta la sua versatilità artistica. La regia di Carolina Pavone, emergente classe ’94 e assistente alla regia di Nanni Moretti, si distingue per la sua sensibilità nel trasmettere le sfumature dei rapporti umani.
IL SIGNIFICATO DI “QUASI A CASA” ATTRAVERSO LE PAROLE DELLA REGISTA
La regista Pavone svela che i personaggi di Caterina e Mia hanno preso forma durante un momento cruciale della sua vita, quando cercava anch’essa la propria strada nell’età adulta. L’indeterminatezza del legame tra le protagoniste ha catturato l’interesse della regista, spingendola a esplorare le complessità di questo rapporto unico.
UNA COLONNA SONORA D’ECCELLENZA E UNA RIFLESSIONE SULL’APPARTENENZA
Il film vanta una colonna sonora curata da Coca Puma, che contribuisce a creare l’atmosfera emotiva della pellicola. Pavone sottolinea l’importanza di comprendere la propria identità e il concetto di ‘casa’, portando alla luce le paure e le insicurezze che accompagnano il percorso di crescita.
Il film “Quasi a casa” di Carolina Pavone si candida come un’opera che indaga i legami umani, le aspirazioni e le paure legate all’essere adulti, regalando al pubblico un’esperienza cinematografica coinvolgente e riflessiva.