Il film documentario “Riefenstahl” presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, offre uno sguardo approfondito sulla controversa figura della regista tedesca Leni Riefenstahl. Attraverso un vasto archivio di 50mila fotografie, il regista Andres Veiel cerca di mettere in discussione la narrazione costruita da Riefenstahl stessa nel dopoguerra, in cui negava ogni coinvolgimento nel nazismo e ogni responsabilità di regime.
LA RIEFENSTAHL DEL DOPOGUERRA
Dopo la sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale, Leni Riefenstahl cercò di rilanciare la sua carriera dipingendosi come un’artista apolitica. Tentò di giustificare i suoi film storici legati al nazismo come commissioni esterne, sottolineando di non essere stata parte attiva del regime. Tuttavia, il documentario mette in luce nuovi elementi che mettono in discussione questa versione dei fatti.
LO SCANDALO DEGLI ARCHIVI
Il film “Riefenstahl” svela dettagli su come la regista abbia tentato di ripulire gli archivi da documenti compromettenti, eliminando tracce che potevano contraddire la sua narrazione pubblica. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, sono emersi indizi che mettono in discussione la sua versione dei fatti, come una presunta dichiarazione d’amore per Hitler risalente al 1931.
LA DIFESA ACCANITA
Nel documentario, emerge un’anziana ma determinata Riefenstahl che difende strenuamente la propria reputazione di artista, respingendo accuse di coinvolgimento in episodi oscuri legati al regime nazista. Nonostante le pressioni e le interviste incalzanti, la regista non cede, conservando prove a suo sostegno e insistendo sulla sua visione della perfezione estetica e della bellezza.
UNA FIGURA CONTROVERSA
Gli autori del documentario descrivono Leni Riefenstahl come una manipolatrice, capace di creare e diffondere fake news per proteggere la propria immagine. Veiel e Maischberger, produttrice del film, si apprestano a pubblicare un libro che approfondirà ulteriormente le rivelazioni emerse durante la ricerca.
LA TRACCIA DELL’EREDITÀ
Nonostante le controversie che circondano la figura di Leni Riefenstahl, il documentario mette in luce il suo impatto duraturo sull’industria cinematografica e sulla cultura visiva. La regista, fino alla fine della sua vita, ha sostenuto di essere stata guidata dalla ricerca della bellezza e dalla connessione con la natura, un’eredità che continua a suscitare dibattiti e riflessioni.
Questo articolo presenta una panoramica delle tematiche affrontate nel documentario “Riefenstahl“, offrendo uno spaccato ricco di dettagli sulla vita e le controversie legate a Leni Riefenstahl. La sua eredità, ancor oggi oggetto di discussione, resta un capitolo importante nella storia del cinema e della cultura visiva.