Un sistema osservato a 8.000 anni luce di distanza potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione dei buchi neri e della loro formazione. Mentre i buchi neri binari sono stati ampiamente studiati, la scoperta di un buco nero “triplo” apre nuove prospettive nel campo dell’astronomia.
IL NUOVO SCENARIO DEI BUROCK NERI
Molti buchi neri noti fino ad ora sono stati identificati come coppie, composte da un buco nero e un oggetto secondario in un’orbita a spirale. Questi sistemi binari offrono uno spettacolo cosmico unico, con due corpi celesti che si attraggono gravitazionalmente.
I DETTAGLI DELLO STUDIO RIVOLUZIONARIO
In uno studio pubblicato su Nature, i fisici del MIT e del Caltech hanno presentato la loro osservazione di un “triplo buco nero”. Questo sistema contiene un buco nero centrale che si nutre di una stella vicina, ma ciò che ha sorpreso gli scienziati è la presenza di una seconda stella in orbita a una distanza molto maggiore.
POSSIBILE ORIGINE DEL BUROCK NERO TRIPLO
La presenza di una stella così lontana solleva interrogativi sulle origini del buco nero triplo. Si ipotizza che potrebbe essersi formato attraverso un processo di “collasso diretto”, senza il tipico lampo di una supernova. Questa ipotesi offre una spiegazione plausibile per la presenza della stella esterna, non disturbata dall’evento di formazione del buco nero.
IMPLICAZIONI PER L’ASTRONOMIA FUTURA
Questa scoperta potrebbe indicare che i buchi neri possono formarsi anche attraverso processi più delicati e meno violenti di quanto precedentemente ipotizzato. La presenza di un sistema triplo offre agli astronomi un’opportunità unica per studiare le diverse modalità di formazione dei buchi neri e ampliare la nostra conoscenza dell’universo.