Un incontro speciale con Susan Sarandon

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Un incontro speciale con Susan Sarandon - Horrormania.it

Un momento di soddisfazione e emozione

Andrea Sartoretti ricorda con gioia il momento in cui Susan Sarandon ha condiviso i complimenti per il film. Questo incontro avvenne durante l’apertura del Riviera International Film Festival. L’attore e regista, insieme al regista Gianluca Santoni, Barbara Ronchi e Andrea Lattanzi, presentava “Io e il Secco”, un film unico in concorso.

Una storia di violenza e redenzione

“Io e il Secco” racconta la storia di Denni, un bambino di dieci anni determinato a salvare sua madre dalla violenza del padre. Il bambino chiede aiuto a un uomo misterioso, il Secco, coinvolgendosi in un percorso di redenzione e crescita personale. Andrea Sartoretti commenta che il personaggio del film dovrebbe suscitare un senso di vergogna e imbarazzo in chi si identifica con lui.

Il significato delle opere prime

Sartoretti sottolinea l’importanza delle opere prime, evidenziando la freschezza e la passione che queste produzioni portano nel mondo cinematografico. Lavorare con registi esordienti stimola la sua creatività e lo tiene lontano dalle influenze negative del settore. La priorità, per l’attore, è mantenere un approccio libero e sincero nel racconto delle storie.

La sfida dell’autenticità nell’industria cinematografica

Discutendo del rischio di conformismo dovuto agli algoritmi nelle serie televisive, Sartoretti riflette sulle opere che riescono a mantenere la propria integrità artistica nonostante le pressioni esterne. L’attore crede fermamente che la validità di una produzione dipenda dalla qualità della sceneggiatura, sottolineando l’importanza di preservare la libertà creativa.

Il potere delle storie e la minaccia alla libertà di espressione

Sartoretti esprime preoccupazione per la possibilità di un’ingerenza politica sulla libertà di espressione nel cinema e nelle altre forme d’arte. L’attore sottolinea che è importante combattere per proteggere questa libertà e diffondere messaggi significativi attraverso le proprie opere.

L’importanza dell’educazione cinematografica

Sartoretti sostiene l’idea di introdurre l’insegnamento del cinema nelle scuole, evidenziando il potenziale formativo e culturale di questa disciplina. L’attore ritiene che l’esperienza cinematografica autentica si viva appieno solo nelle sale cinematografiche, sottolineando l’importanza di preservarne il fascino e l’impatto emozionale.

Il potere trasformativo del cinema e la passione per la Nouvelle Vague

Sartoretti condivide il suo amore per il cinema e in particolare per “I 400 colpi”, definendolo un film che ha influenzato profondamente la sua percezione artistica. L’attore rivela il desiderio di dirigere un film fedele allo stile della Nouvelle Vague, senza perdere di vista l’importanza di raccontare storie significative e coinvolgenti.

I David di Donatello e l’importanza della condivisione

Infine, Sartoretti riflette sulla polemica riguardante la premiazione dei David di Donatello, esprimendo il desiderio di condividere la gioia della vittoria con tutti i partecipanti alla cerimonia. La sua preferenza sarebbe stata di festeggiare insieme agli altri, stringendo rapporti di comunione e gratitudine verso il pubblico e i colleghi.

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