Athina Rachel Tsangari fa ritorno sulla scena a Venezia con “Harvest”, un film tratto dal romanzo di Jim Kreis, dopo un lungo periodo di assenza dalla famosa kermesse cinematografica.
IL RITORNO DELLA REGISTA GRECA
Dopo un lungo periodo di silenzio, la regista greca Athina Rachel Tsangari fa ritorno al festival di Venezia con “Harvest”. Il suo quarto lavoro, tratto dal romanzo omonimo di Jim Kreis, promette di stupire il pubblico con una narrazione avvincente e unica.
UNA TRAMA AVVINCENTE
“Harvest” ci trasporta in un villaggio medievale senza nome in Inghilterra durante l’epoca in cui il Parlamento inglese introdusse gli Enclousers Acts. Queste leggi sulle recinzioni favorirono i grandi proprietari a discapito dei contadini, dando vita a una serie di eventi misteriosi e drammatici che coinvolgono l’intera comunità.
I PERSONAGGI E LE LORO VICENDE
Il film ruota attorno ai tre nuovi abitanti che giungono in questo villaggio in un momento critico, proprio alla fine della stagione del raccolto. Accolti con diffidenza e sospetto dalla popolazione locale, diventano presto il bersaglio delle disgrazie e delle tensioni interne. In particolare, l’agricoltore Walter Thirsk e il proprietario terriero Charles Kent saranno al centro di una serie di eventi che metteranno alla prova il tessuto sociale del villaggio.
LA MAGIA DELLA CINEMATOGRAFIA
Athina Rachel Tsangari si distingue per la sua capacità di immergere lo spettatore in mondi ricchi di dettagli e atmosfere uniche. Con “Harvest”, la regista promette di regalare al pubblico una visione suggestiva e avvincente, capace di catturare l’essenza dei personaggi e delle loro vicende in un contesto storico affascinante.
IL RITORNO DI UNA ARTISTA
Dopo essere rimasta lontana dalle luci della ribalta per un periodo, Athina Rachel Tsangari torna con una nuova opera che promette di lasciare il segno nel panorama cinematografico internazionale. Con “Harvest”, la regista greca conferma il suo talento e la sua sensibilità nel raccontare storie avvincenti e indimenticabili.