Con l’apertura della sezione Venice Immersive alla Mostra del Cinema di Venezia, un’onda di innovazione ha travolto l’antico Lazzaretto Vecchio. Questo edificio storico, con una lunga storia alle spalle, si è trasformato in un palcoscenico per i media immersivi, attirando l’attenzione di un pubblico internazionale eterogeneo sin dal primo giorno.
UN MONDO DI ESPRESSIONE CREATIVA XR
Venice Immersive offre uno spaccato unico nel panorama cinematografico, con 63 progetti provenienti da 25 paesi diversi. Tra le novità più interessanti, il progetto “What if… an immersive story” con il coinvolgente visore Apple Vision Pro prodotto da Disney+ che porta i fan dell’universo Marvel in un’esperienza senza precedenti.
L’EVOLUZIONE DELLA REALTÀ VIRTUALE
Michel Reilhac e Liz Rosenthal, curatori della sezione, evidenziano come i media immersivi non siano solo una semplice innovazione, ma una nuova forma d’arte che mescola cinema, teatro e gaming. Questa realtà, sebbene statisticamente considerata una nicchia, sta piano piano affermandosi sul mercato con proposte sempre più avveniristiche e coinvolgenti.
IMPATTO SOCIALE E APPLICAZIONI INNOVATIVE
I film e le performance in realtà virtuale non sono solo spettacoli d’arte, ma stanno trovando applicazioni sorprendenti in contesti sociali inaspettati. Reilhac e Rosenthal sottolineano l’utilizzo di queste tecnologie in luoghi come le case di riposo, dove permettono alle persone di viaggiare virtualmente e interagire con il mondo esterno.
LA TRAMA COME CUORE DELL’IMMERSIVITÀ
Leonardo Lami, studio producer di Anagram e esperto del settore, mette in luce l’importanza della narrazione e dello storytelling nell’ambito della realtà immersiva. La potenza di una storia coinvolgente è ciò che rende un’esperienza immersiva veramente efficace, trasformando la realtà virtuale in una palestra di creatività globale.
