Durante un’intervista con Empire, il regista Rupert Sanders ha sottolineato che il suo remake de Il Corvo si discosta profondamente dall’approccio tipico di Hollywood. In contrasto con il film originale del 1994 diretto da Alex Proyas, il nuovo adattamento si presenta come un’opera indipendente, caratterizzata da uno stile sporco e crudo. Sanders ha enfatizzato come gli sceneggiatori siano riusciti a mantenere intatta l’essenza oscura e violenta della graphic novel originale, senza subire influenze di un grande studio cinematografico.
Una Rivoluzione Cinematografica alla Vista?
Sanders auspica che il suo nuovo lavoro possa segnare l’inizio di una nuova era cinematografica, ispirata agli anni ’70. Espresse il desiderio di ritrovarsi in un’epoca simile a quella di capolavori come Easy Rider o Toro Scatenato, dove i film sono caratterizzati da una maggiore intensità e sporchezza, pur mantenendo un’importante carica epica. L’obiettivo è quello di creare opere che siano più peculiari ed emozionalmente coinvolgenti, anziché puntare esclusivamente sull’effetto spettacolare.
Il Nuovo “Il Corvo”: Alla Conferma dell’Adattamento Originale
Il nuovo adattamento de Il Corvo, previsto per il 28 agosto, porta sul grande schermo Bill Skarsgård nel ruolo di Eric Draven, un musicista appartenente alla scena goth rock. Dopo essere stato brutalmente assassinato insieme alla sua fidanzata Shelly, interpretata da FKA Twigs, il personaggio torna dal regno dei morti guidato da un misterioso corvo, desideroso di vendetta. La domanda che tutti si pongono è se questo remake sarà all’altezza dell’iconico adattamento degli anni ’90, un interrogativo che troverà risposta solo con l’uscita del film.
