Contesto:
Il film La ragazza con l’ago, diretto da Magnus Von Horn, ha portato alla ribalta una storia ispirata alla spaventosa vicenda della serial killer danese Dagmar Overbye, conosciuta come la ‘creatrice di angeli’. Nel dipingere un ritratto crudo e inquietante, il regista svedese ci trasporta nella Copenaghen degli anni ’20, svelando una realtà fatta di orrore e tragedia.
La Macabra Odissea di Karoline:
Karoline, interpretata da Vic Carmen Sonne, è una giovane donna incinta che si trova a diventare parte integrante di un incubo senza via d’uscita. Mentre aiuta come infermiera l’inquietante Dagmar, interpretata da Trine Dyrholm, Karoline si trova sospinta in un vortice di violenza e paura. Dagmar gestisce un’agenzia di adozione clandestina, nascondendo dietro la facciata di dolci intenzioni un oscuro segreto: l’uccisione spietata di quindici bambini, segnando il cammino di Karoline con una serie di atrocità tra le quali strangolamenti, annegamenti e perfino bruciature nel camino.
La Vita Tragica di Karoline:
Il film, avvolto in una fotografia suggestiva, ci porta a seguire da vicino la vita tormentata di Karoline. Una donna disagiata che, dopo aver vissuto in una soffitta, si trova coinvolta in una serie di eventi drammatici: dall’incontro con un uomo ricco e codardo che la mette incinta, fino al ritorno del marito dalla guerra trasformato in un mostro senza volto. Magnus Von Horn, il regista, ha dichiarato che con questo film intendeva esplorare la complessità dell’animo umano, mettendo in luce il conflitto tra bontà e male che può risiedere anche nelle situazioni più buie e spaventose.
In Un’Infernale Danza di morte e disperazione, La ragazza con l’ago si rivela un viaggio emotivo e disturbante attraverso le pieghe più nascoste dell’animo umano, una testimonianza cruda e reale delle oscure brame che possono risiedere nel cuore dell’essere umano, anche quando tutto sembra perduto.
