RIAPERTO Caso Emanuela Orlandi: Collaborazione tra Procura di Roma e Vaticano

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Un nuovo sviluppo si profila nel caso riguardante la scomparsa di Emanuela Orlandi, poiché la procura di Roma ha avviato una rinnovata indagine, coadiuvata dall’inchiesta condotta dai procuratori vaticani. A capo di questa nuova fase di indagine è stato designato il procuratore Stefano Luciani, il quale lavorerà in stretta collaborazione con il procuratore vaticano Alessandro Diddi.

Si è appreso che la procura di Roma ha ottenuto nuovi documenti dalla giurisdizione vaticana, fornendo così una nuova spinta alle indagini in corso presso il quartier generale di Piazzale Clodio. Questo nuovo procedimento è stato avviato in risposta alle richieste di informazioni avanzate dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) a seguito di un esposto presentato dai familiari di Emanuela Orlandi riguardo alla misteriosa scomparsa della quindicenne nel 1983.

L’avvocata di Pietro Orlandi, Laura Sgrò, ha accolto con favore questa iniziativa affermando: “Speriamo in una collaborazione sincera tra la procura di Roma e il Vaticano nell’ambito della ricerca della verità. È una notizia incoraggiante e rappresenta ciò per cui abbiamo lottato negli ultimi anni: ottenere finalmente la verità su Emanuela”. Tuttavia, Sgrò ha specificato che la famiglia Orlandi, al momento, non è coinvolta in questa nuova fase di indagine, come appreso dai mezzi di comunicazione.

Il deputato Roberto Morassut ha commentato su questa evoluzione affermando: “Se la notizia dell’intenzione della Procura di Roma di collaborare con la magistratura vaticana per riaprire le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori dovesse essere confermata, rappresenterebbe un passo molto positivo.” Morassut ha continuato a sottolineare l’importanza della battaglia condotta dai familiari e dai loro legali, nonché il ruolo del Parlamento nell’istituire una Commissione Parlamentare d’Inchiesta per la ricostruzione storica e la chiarezza del caso. Egli ha anche sottolineato l’importanza delle istituzioni, del sistema giudiziario e dell’informazione nel separare le piste genuine dai falsi indizi e dai falsi testimoni che hanno caratterizzato il corso delle indagini fino ad ora.

 

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